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![]() Tweet POPOLO, GOVERNO DI Istituzione politica dei comuni italiani. La complessa realtà politica della vita cittadina, che faceva della società comunale una società di appartenenza più che di rappresentanza, fu portata alle sue estreme conseguenze dalla progressiva organizzazione di un comune di popolo in concorrenza con le strutture comunali fondate sin dall'inizio del XIII secolo su un podestà forestiero e una miriade di consigli legislativi: nel corso dello stesso secolo al podestà, che doveva mediare fra varie istituzioni urbane con basi territoriali (parrocchie e vicinie), militari (le società di armi) o professionali (arti), si affiancarono organismi analoghi (armi, arti, podestà e capitani) che tuttavia facevano riferimento soltanto a una parte dei cives (civitas), i cosiddetti "popolani". Essi si distinguevano da milites e magnati più per legami familiari e per stile di vita che per estrazione sociale: numerosi nobili fecero parte del populus. Il predominio delle istituzioni di popolo all'interno del comune non mutò tanto le forme del governo cittadino quanto i rapporti di forza interni alla città: non per niente la parte di popolo usò la legislazione antimagnatizia di fine Duecento come puro strumento di proscrizione politica e di ridefinizione del potere. |
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